Amanda Spilinga, coreografa e ballerina di Occhieppo Superiore, con “Life Symphony” va in scena a Brooklyn
Con due spettacoli da tutto esaurito nel 2018, il suo show «Life Symphony: The Crossline», è pronto a tornare in scena alla Bogart House di Brooklyn questa sera. Artefice dell’allestimento è una trentenne biellese, Amanda Spilinga, che con questa produzione chiuderà il 2019 in bellezza insieme alla sua compagnia la Alternative Synergy The Company (Astc).
«Non proporremo solo le coreografie più amate dai newyorkesi - spiega Spilinga -. Nel programma abbiamo inserito anche le performance degli studenti AstcI9 che partecipano al programma educativo di alta formazione della nostra scuola».
La giovane ballerina biellese, è infatti fondatrice e direttrice della compagnia americana, ben nota alla comunità di danza newyorkese per aver riunito la classica/moderna con la streetdance attraverso un suo stile unico e originale. Così originale da essere nominata vincitrice del 2019 Community Arts Grant Award rilasciato dal Brooklyn Arts Council, sponsorizzato dal New York Arts Development Fund of New York City.
Originaria di Occhieppo Superiore, studentessa al liceo Classico Linguistico, Amanda Spilinga, ha coltivato la passione per il ballo fin da giovanissima, dapprima nelle scuole di danza cittadine e con l’insegnante Barbara Tosseghini fino a quando non è stata notata, a 16 anni, dal coreografo americano Steve LaChance (all'epoca giudice di Amici di Maria De Filippi). «Grazie alle borse di studio ho iniziato a viaggiare durante l'estate - racconta -. Uno di quei riconoscimenti era sponsorizzato da Ida (International Dance Association) per diventare insegnante professionista di danza moderna. Così ho seguito il corso di un anno mentre frequentavo il liceo e mi sono “laureata” all'età di 17 anni».
Nel 2014, la coreografa biellese, che si è esibita anche per il David Letterman Show, ha fondato la compagnia Astc, che condensa una fusione tra la forte storia culturale della danza di strada con la superba e tradizionale tecnica di quella classica e contemporanea. I ballerini, provenienti da tutto il mondo, si muovono così al ritmo della loro cultura, proponendo stili diversi: FlexN, Litefeet, House e partner dance. Con Alternative Synergy, Spilinga ha così prodotto due spettacoli nel 2018 e tre programmi stagionali di formazione, accessibili a tutti i ballerini.
«Quando non metto in scena spettacoli, amo leggere e disegnare - conclude -. La mia passione per la danza mi ha portata a spasso per il mondo da quando era una ragazzina. Uno dei primi viaggi negli Stati Uniti l’ho fatto a 21 anni a New York, dove oggi vivo, e dove mi sono innamorata della cultura e della streetdance». —